L'esperto rispondeResponsabilità

CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE SE AUMENTA IL CARICO

La domanda

Sono un geometra. A dicembre 2014 ho eseguito l'accatastamento di un fabbricato diruto in parte, mai accatastato, con categoria F/2, che in passato fu adibito ad abitazione. Successivamente ho presentato domanda di permesso di costruire, per la ristrutturazione del fabbricato in questione con sagoma e dimensioni uguali a quello esistente. Il Comune sostiene che devono essere pagati sia gli oneri di urbanizzazione sia gli oneri di costruzione per un importo pari a circa 6.000 euro. È corretto chiedere tali oneri per la ristrutturazione di un fabbricato esistente, come se si trattasse di una nuova costruzione? Tale richiesta non è palesemente in contrasto con il decreto del fare, che dovrebbe favorire le ristrutturazioni del patrimonio edilizio esistente?

In linea di principio il contributo di costruzione è dovuto non solo quando l’intervento edilizio è qualificabile come nuova costruzione, ma anche quando, come nel caso di specie, si tratta di demolizione e ricostruzione, sempre che, in ragione di tale intervento, sia evidenziabile un aumento di carico urbanistico (Tar Piemonte, Torino, sezione I, 13 dicembre 2013, n. 1346; Tar Lombardia, Brescia, sezione I, 6 maggio 2014, n. 468). Per carico urbanistico s'intende il peso insediativo che si ripercuote sulla domanda di strutture e opere collettive (ad esempio, strade e opere pubbliche in genere). Per verificare la legittimità della richiesta del Comune, quindi, sarà necessario valutare se il nuovo assetto dell’edificio ne comporterà un uso più intenso – anche in ragione della diversa destinazione – con maggiori costi riflessi per la collettività (circostanza che si verifica, ad esempio, quando da una sola grande unità immobiliare si passa a più unità immobiliari autonome, o quando una destinazione d’uso da magazzino diventa commerciale o residenziale). Quanto alle ristrutturazioni edilizie del patrimonio esistente, effettivamente il comma 10 dell'articolo 17 del Dpr 380/2001 prevede una riduzione del costo di costruzione, lasciando tuttavia al Comune la facoltà, e non l’obbligo, di deliberare in tal senso.

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