L'esperto rispondeResponsabilità

LA TERMOREGOLAZIONE IN BASE AI CONSUMI EFFETTIVI

La domanda

Ho letto, in tema di consumi energetici, che nella conferenza delle Regioni del 16 luglio scorso, la Regione Lombardia ha sottoscritto lo schema di Dlgs recante disposizioni integrative al Dlgs 102/2014. Trattandosi di una bozza, ritengo che per avere valore di legge, sia pure regionale, debba essere convertita. È possibile conoscere presumibilmente questi tempi? Inoltre, ho letto che solo dal 1° gennaio 2017 potranno venire irrogate sanzioni. Chiedo: ma un condominio, come il mio, che da oltre tre anni applica i coefficienti correttivi, deve aspettare il 2017 per vedere irrogate le sanzioni?Nel testo, inoltre, si legge «a meno che non cambino i metodi di calcolo»: questo vuol forse dire che diversi metodi di calcolo (Uni 10200?) potrebbero in sostanza invalidare leggi imperative e reintrodurre la validità dei coefficienti?

Non sono noti i tempi per le modifiche al Dlgs 4 luglio 2014 n. 102. È possibile però anticipare che l'articolo 9, comma 5 (che interessa la contabilizzazione) non verrà sostanzialmente modificato. La delibera di Giunta della Regione Lombardia (Dgr) n. X 1118 del dicembre 2013, nella parte in cui ha introdotto i coefficienti correttivi, è sempre stata contraria a legge. Infatti, la ripartizione delle spese condominiali non è materia che rientra nella potestà delle Regioni. Inoltre, la Dgr (approvata dalla Giunta regionale e nemmeno dal Parlamento regionale) non è strumento idoneo ad introdurre una disposizione di questo tipo. Resta dunque da applicare la legge 9 gennaio 1991 n. 10 la quale, all'articolo 26, comma 5, prevede che le ripartizioni a seguito della termoregolazione e contabilizzazione debbano essere effettuate in base ai consumi effettivi (che non prevedono, quindi, correzione alcuna). Ne consegue che tutti i criteri di ripartizione deliberati dalle Assemblee e che prevedono coefficienti correttivi o "quote fisse" stabilite forfettariamente senza alcun calcolo, sono nulle. In quanto tali possono essere impugnate in ogni tempo, anche decorsi i trenta giorni e da chi vi aveva votato a favore. Le sanzioni amministrative potranno essere irrogate solo dopo il 1° gennaio 2017, ma le delibere già oggi possono essere impugnate. Per non incorrere nelle sanzioni amministrative, non resta altro da fare al condominio che modificare con una nuova delibera il criterio di ripartizione della spesa uniformandosi alla norma Uni 10200.

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