L'esperto rispondeResponsabilità

LA SOLA CONVIVENZA NON CREA DIRITTI SUCCESSORI

La domanda

Una mia amica convive di fatto, da circa dieci anni, con un vedovo con prole, nell'abitazione di quest'ultimo. La mia amica ha mantenuto la residenza presso la sua abitazione; lo status della convivenza di fatto si fonda solo su eventuali prove testimoniali.In caso di morte del convivente, la mia amica potrà vantare il diritto di abitazione nei confronti degli eredi legittimi dell'uomo?Ad esclusione del matrimonio vi è la possibilità di compiere atti che garantiscono alla mia amica il diritto di abitazione in caso di premorienza del convivente?

Allo stato attuale l'amica del lettore non può vantare alcun diritto sulla casa di proprietà del compagno. In ottica successoria, infatti, il rapporto affettivo non rileva; inoltre, non risultando residente, non avrebbe nemmeno la possibilità di continuare a vivere nell’abitazione per un periodo transitorio, nel caso di richiesta da parte degli eredi.In linea generale il proprietario potrebbe disporre in un testamento dei suoi beni e, quindi, istituire un diritto di abitazione in favore della compagna sulla casa in questione; starebbe poi agli eredi legittimari valutare eventuali estremi di impugnazione del testamento per lesione di legittima.

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