L'esperto rispondeResponsabilità

IL RIPARTO DEVE ESSERE APPROVATO IN ASSEMBLEA

La domanda

Un amministratore di condominio presenta un consuntivo per spese straordinarie. L'assemblea lo approva invitando l'amministratore a comiplare il piano di riparto. L'amministratore compila un piano di riparto inviandolo ai condomini senza convocare l'assemblea per deliberare. Un condomino contesta il riparto, inviato a mezzo raccomandata, invitando l'amministratore a produrne una nuova versione. L'amministratore, invece di provvedere alla riformulazione per sottoporre il documento all'assemblea, procede contro questo condomino con decreto ingiuntivo. Può l'amministratore ignorare l'articolo 63 della legge sul condominio?

Come correttamente rileva il lettore, l'amministratore può chiedere e ottenere un decreto ingiuntivo nei confronti del condomino solo in base «allo stato di ripartizione approvato dall'assemblea» (articolo 63, promo comma, delle disposizioni di attuazione del Codice civile). Fino a quando non intervenga l'approvazione dell'assemblea, il riparto resta una semplice proposta formulata dall'amministratore: nel corso della riunione, l'assemblea potrebbe anche impartire all'amministratore specifiche indicazioni sulla base delle quali modificare la sua proposta di riparto. Qualora il decreto ingiuntivo fosse stato emesso pur in assenza dell'approvazione assembleare dello stato di riparto, occorrerà promuovere una tempestiva opposizione a decreto ingiuntivo, entro quaranta giorni dalla notificazione.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©