L'esperto rispondeResponsabilità

SOLIDARIETÀ SULLE SPESE NEL CAMBIO DI PROPRIETÀ

La domanda

Un appartamento condominiale è stato venduto, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovava, due mesi dopo il temine dell'esercizio annuale e un mese prima dell'assemblea. Il venditore aveva pagato tutte le quote dell'esercizio teminato e non aveva debiti con il condominio. Con l'assemblea vengono addebitate al nuovo proprietario tutte le spese del nuovo esercizio in corso e il conguaglio di quello precedente.Si chiede se l'addebito è corretto o se il conguaglio e due mesi del nuovo esercizio devono essere a carico del vecchio proprietario. E, in tal caso, chi ha il diritto di chiederli: il nuovo proprietario o l'amministratore?

Ai sensi dell'articolo 63, comma IV, delle disposizioni di attuazione del Codice civile, chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato solidalmente con questo al pagamento dei contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente. Con il termine "esercizio" si intende quello finanziario del condominio (indipendentemente dall'assemblea che approva il rendiconto) e non l'anno solare. Nel caso del lettore, pertanto, l'amministratore potrà richiedere il versamento indifferentemente al nuovo o al precedente proprietario, o ad entrambi. Eventuali regolamentazioni economiche dovranno essere effettuate tra acquirente e venditore lasciando estraneo il condominio.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©