L'esperto rispondeResponsabilità

NON È AMMESSO IL «SUB-SUBAPPALTO»

La domanda

Una società, che svolge attività idraulica, appalta ad un'azienda la realizzazione degli impianti. La prima società fornisce il materiale più costoso (sanitari, rubinetteria), mentre la seconda fornisce la raccorderia. Qualora la seconda decidesse di affidare parte del lavoro a un artigiano idralico, solo per prestazione di manodopera, quale forma contrattuale può essere stipulata tra essa e una terza azienda? Un contratto di sub-sub appalto tra queste due non sembra fattibile. È corretto?

La risposta è affermativa, se si considera che sussiste il contratto di subappalto quando l’appaltatore, avvalendosi di una impresa terza, affidi a quest’ultima l’esecuzione di determinate parti del contratto, ricomprendendovi, però, non solo la manodopera necessaria alla esecuzione delle prestazioni, ma anche la fornitura dei materiali e/o dei mezzi d’opera. Ora, nella fattispecie in esame, le prestazioni che la seconda azienda intenderebbe affidare a una impresa terza non possono essere qualificate subappalto ai sensi della normativa vigente, trattandosi di mera locazione di manodopera e configurandosi, pertanto, l’ipotesi della illecita intermediazione e/o interposizione. Ciò al di là anche di una eventuale remunerazione mediante prezzi a unità di misura. Tale forma di corrispettivo per mere prestazioni di manodopera potrebbe configurare gli estremi di un subappalto simulato, perché - senza l’apporto di materiali e mezzi d’opera propri - il presunto subappaltatore non assumerebbe la responsabilità, pro quota parte, del risultato dell’"opus", attraverso il rischio imprenditoriale sotteso, a fronte del pagamento di un corrispettivo.

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