L'esperto rispondeResponsabilità

LA TERMOREGOLAZIONE PUÒ ESCLUDERE I VINCOLI D'ORARIO

La domanda

Un condominio, in Emilia Romagna, ha installato la contabilizzazione di calore con termovalvole e ripartitori, con studio di un professionista abilitato, per anticipare le modifiche, obbligatorie dal 2016. La caldaia non è stata cambiata e non è a condensazione. In occasione dell'accensione sono sorte opinioni contrastanti sull'orario di accensione. Alcuni sostengono che la caldaia può restare in funzione 24 ore su 24 essendoci le termovalvole e i ripartitori di calore. Altri sostengono che occorre rispettare l'orario giornaliero massimo che per la zona è di 14 ore. Qual è l'opinione dell'esperto?

Il Dpr 74/2013 ha ridefinito il «Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari», a norma dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192. L’articolo 4 del citato Dpr, che definisce i limiti di esercizio degli impianti termini termici, al 6° comma individua delle “deroghe” limitatamente alla sola durata giornaliera dell’attivazione.Infatti, viene precisato che le disposizioni in merito alla “durata giornaliera di attivazione” non si applicano nei seguenti casi (articolo 4, 6° comma, Dpr 74/2013): «lettera e) impianti termici al servizio di più unità immobiliari residenziali e assimilate dotati di gruppo termoregolatore pilotato da una sonda di rilevamento della temperatura esterna con programmatore che consenta la regolazione almeno su due livelli della temperatura ambiente nell'arco delle 24 ore; questi impianti possono essere condotti in esercizio continuo purché il programmatore giornaliero venga tarato e sigillato per il raggiungimento di una temperatura degli ambienti pari a 16°C + 2°C di tolleranza nelle ore al di fuori della durata giornaliera di attivazione di cui al comma 2 del presente articolo; lettera f) impianti termici al servizio di più unità immobiliari residenziali e assimilate nei quali sia installato e funzionante, in ogni singola unità immobiliare, un sistema di contabilizzazione del calore e di termoregolazione della temperatura ambiente dell'unità immobiliare stessa dotato di un programmatore che consenta la regolazione almeno su due livelli di detta temperatura nell'arco delle 24 ore; lettera g) impianti termici per singole unità immobiliari residenziali e assimilate dotati di un sistema di termoregolazione della temperatura ambiente con programmatore giornaliero che consenta la regolazione di detta temperatura almeno su due livelli nell'arco delle 24 ore, nonchè lo spegnimento del generatore di calore sulla base delle necessità dell'utente».Pertanto, da quanto appena ricordato, sono esclusi dai vincoli di orario giornalieri (così come nel caso prospettato) anche gli impianti (singoli o al servizio di più unità immobiliari) dotati di termoregolatore e/o contabilizzatore del calore che consenta la regolazione automatica e programmata della temperatura, oltre agli impianti condotti mediante contratti di fornitura di energia che già di per sé prevedono utilizzi nei limiti previsti dalla norma.

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