L'esperto rispondeResponsabilità

LE COMUNICAZIONI RICHIESTE SE L'ACCOMANDANTE CESSA

La domanda

Bisogna comunicare all'agenzia delle Entrate la morte di un socio accomandante, con cessazione del socio dalla data di morte?

La risposta è negativa. La cessazione della qualità di socio da parte dell’accomandante non deve, di norma, essere comunicata all’agenzia delle Entrate, in quanto non incide sulla rappresentanza legale della società.Viceversa, sotto il profilo degli adempimenti alla Camera di commercio, nel caso di modifica della compagine sociale dovuta alla morte di un socio, è necessario compilare il modello S2 e l’intercalare "P", con i dati del socio e l'indicazione della data di decesso. Trattandosi di una semplice comunicazione, il nome del socio deceduto non sarà tolto dalla certificazione, ma sotto i suoi dati personali sarà aggiunta l'informazione relativa al suo decesso.La variazione effettiva della compagine sociale, invece, avverrà solo con la modifica del contratto sociale, mediante una scrittura privata autenticata dal notaio o con atto pubblico. In seguito al decesso di un socio, infatti, il contratto sociale viene modificato (liquidazione della quota agli eredi oppure ingresso di nuovo socio eccetera), per cui si richiede una scrittura autenticata o un atto pubblico.Qualora - a seguito delle modifiche presentate (con atto pubblico o scrittura privata autenticata) - venga a mancare la pluralità dei soci, il socio superstite ha sei mesi di tempo per ricostituire la pluralità o per procedere allo scioglimento (articolo 2272 del Codice civile).

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