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CALORIFERI: LA SOSTITUZIONE CON MODELLI PIÙ POTENTI

La domanda

Sono proprietario di un appartamento in un condominio. Abbiamo un impianto di riscaldamento centralizzato, con valvole e registratori di consumo per ogni termosifone. Sto valutando di cambiare uno o più termosifoni.Devo comunicare il cambio all'amministratore o essere autorizzato dall'assemblea? Sono obbligato a cambiare con un modello che abbia "potenza di riscaldamento" pari a quello sostituito o posso installare un termosifone con maggior potenza? In questo caso, sono obbligato a far rifare la certificazione energetica? Se sì, solo del mio appartamento o di tutto il condominio?

Qualora si voglia cambiare uno o più termosifoni di un’unità immobiliare servita da un impianto di riscaldamento centralizzato e lo si voglia eseguire nel periodo in cui l’impianto è attivo (a seconda delle varie zone climatiche, in generale, dal mese di ottobre al mese di aprile), occorre avvertire con congruo anticipo l’amministratore di condominio il quale, a sua volta, dovrà contattare l’impresa che si occupa della manutenzione dell’impianto di riscaldamento al fine di farlo svuotare per il tempo strettamente necessario a far eseguire i lavori. Non occorre l’autorizzazione dell’assemblea.Al riguardo, comunque, è bene precisare che l’impianto di riscaldamento centralizzato è stato predisposto, costruito e dimensionato per “servire” un certo numero di termosifoni con una determinata “potenza di riscaldamento”. L’installazione di corpi scaldanti con maggiore potenza oltre a poter causare dei malfunzionamenti (idraulici) all’impianto di riscaldamento, in termini di ripartizione di spesa (così come prevista dal Dlgs n. 102/2014) potrebbe incidere, anche se in minima parte, sul «prelievo involontario», che rappresenta l’energia dispersa della rete di distribuzione e che va ripartita in quota proporzionale con riferimento ai millesimi di fabbisogno.A tal proposito, si ricordi che i millesimi di “fabbisogno” sono calcolati in funzione dell’edificio come realizzato in origine. Ciò significa che il calcolo dei millesimi non va rifatto ogniqualvolta siano fatti interventi all’interno di una singola unità immobiliare, come per esempio la sostituzione degli infissi e, pertanto, non occorre far rifare la certificazione energetica. Comunque, la norma Uni 10200/2015 richiede sempre un calcolo annuale in modo da poter monitorare e quindi gestire nel tempo l’impianto.

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