SULL'ACQUISTO DEL BOX TRE IPOTESI DIVERSE

Il box auto, come tale, non è un immobile a destinazione abitativa e, quindi, in fase di acquisto, non è suscettibile delle regole proprie, e di favore, previste per le abitazioni ai fini dell’imposta di registro. Tuttavia, tali disposizioni sarebbero applicabili anche all’acquisto del garage, ove lo stesso sia pertinenziale a una unità abitativa, assumendo per definizione di pertinenza quella fornita dall’articolo 817 del Codice civile, che la identifica nella cosa destinata in modo durevole al servizio o ad ornamento di un'altra cosa.Gli elementi che caratterizzano la pertinenza sono due:a) l'elemento oggettivo, inteso come la effettiva destinazione di una cosa a servizio od ornamento di un'altra cosa;b) l'elemento soggettivo, inteso come la volontà del proprietario della cosa principale di effettuare la destinazione.Pertanto, se il garage viene acquistato senza costituire pertinenza di un immobile abitativo, esso è soggetto a imposta di registro ordinaria del 9 per cento (oltre alle imposte ipotecaria e catastale, di 50 euro ciascuna) sul corrispettivo effettivamente pagato. Se, invece, il garage costituisce pertinenza di un immobile abitativo (in assenza dei requisiti prima casa), si applica l’imposta di registro ordinaria del 9 per cento (oltre alle imposte ipotecaria e catastale di 50 euro ciascuna) sul valore catastale. Ove, poi, si riscontrassero i requisiti prima casa (sia in riferimento all’abitazione sia in riferimento alla pertinenza, che dev'essere la prima per la specie di appartenenza), l’acquisto del garage sconterebbe l’imposta di registro del 2% sul valore catastale.