SE IL FIGLIO RIASSUME L'EX DIPENDENTE DEL PADRE
I benefici di cui alla legge 190/2014 erano correlati alle assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato effettuate nel corso del 2015. Il bonus è stato riproposto per il 2016, in formula ridotta, dalla legge 208/2015, sempre in relazione all’attivazione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, con esclusione di quelli relativi a lavoratori che nei sei mesi precedenti siano risultati occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro. Fatta questa doverosa premessa, nel caso in esame la riassunzione incentivata appare allo stato attuale possibile poiché la legge 208/2015 ha escluso l’applicazione dell’esonero soltanto quando, nell’arco dei tre mesi antecedenti la data di entrata in vigore della legge (ottobre – dicembre 2015), il lavoratore assunto abbia avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato con il datore di lavoro richiedente l’incentivo ovvero con società da questi controllate o a questi collegate.Non risulta neanche violata l’altra condizione ostativa che preclude il beneficio con riferimento all’assunzione riguardante lavoratori licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di un datore di lavoro che, alla data del licenziamento, presentava elementi di relazione con il datore di lavoro che assume, sotto il profilo della sostanziale coincidenza degli assetti proprietari ovvero della sussistenza di rapporti di controllo o collegamento: infatti, l’arco temporale in questione è oggi decorso.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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