L'esperto rispondeResponsabilità

CALCOLO DI PRESTAZIONE IN BASE ALLO STATO DI FATTO

La domanda

Tempo addietro il nostro condominio ha effettuato una ristrutturazione per migliorare la coibentazione del tetto e del primo piano (esiste un completo porticato aperto), con notevole miglioramento delle temperature invernali.Ora, con l'introduzione delle valvole termostatiche, il conduttore intende ricalcolare i millesimi di riscaldamento, utilizzando le informazioni sul fabbricato com'era alle origini e, quindi, senza i miglioramenti energetici effettuati. Aggiungo che a tutte le finestre sono stati applicati i doppi vetri.A conteggi ultimati, risulta che il primo e l'ultimo piano hanno raddoppiato i millesimi, con conseguente notevole aumento sia delle quote fisse che della valorizzazione dei consumi volontari. Quindi, le spese sostenute per parificare le temperature tra tutti i piani e, di conseguenza, per arrivare al risultato di un più equo addebito sono state inutili.Qual è il parere dell'esperto?

La progettazione di un sistema di contabilizzazione e la necessaria determinazione dei criteri di riparto richiedono un calcolo di prestazione energetica, che va eseguito in base allo stato di fatto dell’edificio condominiale, tenendo, quindi, in considerazione le eventuali opere di coibentazione già poste in essere. Infatti, la redazione di un progetto che fornisca una diagnosi energetica dell’edificio condominiale il più possibile aderente all’attuale stato di fatto si rende obbligatoria in quanto, fra le altre cose, consente anche di redigere una nuova tabella millesimale, detta “di fabbisogno”, per mezzo della quale, insieme con i dati rilevati dai misuratori, sarà possibile ripartire correttamente i consumi, cosi come previsto dalla legge.

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