L'esperto rispondeResponsabilità

GLI SGRAVI PER IL DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO

La domanda

Una dipendente a tempo indeterminato si dimette.Il nuovo datore di lavoro la assume a tempo determinato, per 6 mesi, e paga i contributi pieni, poi la trasforma a tempo indeterminato allo scadere dei 6 mesi. Dopo la trasformazione a tempo indeterminato, nel 2016, il nuovo datore può fruire dell'agevolazione, con il risparmio del 40% dei contributi?

Dal punto di vista formale, e sempreché siano rispettate le condizioni poste dalla norma, l'assunzione a tempo indeterminato permette di fruire dell'esonero del 40% dei contributi a carico per 24 mesi. Innanzitutto, è essenziale che nel primo rapporto a tempo indeterminato non si sia fruito dell'esonero totale di cui alla legge 190/2014.Tuttavia, va sempre tenuta presente la posizione del ministero del Lavoro (da ultimo, si veda la lettera circolare del 9 novembre 2015) secondo cui sono irregolari gli esoneri (oggi gli sgravi contributivi) basati su comportamenti elusivi volti alla fruizione dell'esonero contributivo stesso.In particolare, se il nuovo datore di lavoro che ha assunto prima a termine e poi ha trasformato il rapporto, è in qualche modo collegamento con il primo datore di lavoro, l'operazione potrebbe insospettire gli uffici ispettivi.

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