LA CONTRIBUZIONE DOVUTA DAI LAVORATORI TRASFERTISTI
La soluzione del quesito dipende principalmente dalle modalità di esecuzione della prestazione, fermo restando che non esiste ancora il previsto decreto che avrebbe dovuto individuare le attività dei cosiddetti trasfertisti.In sostanza, se il lavoratore per contratto è tenuto a svolgere un'attività lavorativa in luoghi variabili, diversi da quello della sede aziendale, pur se individuata formalmente nel contratto di lavoro, siamo in presenza di lavoratori trasfertisti, per i quali i compensi specifici sono assoggettabili a contributi e imposte nella misura del 50% (Cassazione 4837/2013).
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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