L'esperto rispondeResponsabilità

LICENZIAMENTO IMPUGNABILE NEL TERMINE DI 60 GIORNI

La domanda

Mio figlio, assunto nel 2013, come operaio di 5°livello, è stato licenziato. La lettera raccomandata, inviata dal datore di lavoro, è stata ritirata in ufficio postale il giorno 2 maggio 2016. Il postino addetto alla consegna delle raccomandate, non trovando nessuno a casa, il giorno 28 aprile 2016 ha lasciato il biglietto per il ritiro della raccomandata, indicando di ritirare dopo il 2 maggio. Da quando ricorre il licenziamento? Da fine aprile o dal 15 maggio?

Immaginiamo che il contratto collettivo applicato faccia decorrere il preavviso dal primo, ovvero dal giorno 15 del mese: se il ritiro è avvenuto il 2 maggio (data di effettiva conoscenza della volontà del datore da parte del dipendente), gli effetti decorrono dal 15. In ogni caso, è molto importante ricordarsi che l’impugnazione del licenziamento deve avvenire, a pena di decadenza, in forma scritta, entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione del recesso inviata dal datore di lavoro. Per evitare qualsiasi obiezione in merito alla data di spedizione, di ricezione al domicilio e di effettiva conoscenza del contenuto della missiva, se questa è la sua intenzione, consigliamo al lettore di impugnare il licenziamento – eventualmente con l’assistenza del sindacato o di un legale – entro 60 giorni dal 28 aprile, contando tale periodo a partire dal 29 aprile.

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