LICENZIAMENTO IMPUGNABILE NEL TERMINE DI 60 GIORNI
Immaginiamo che il contratto collettivo applicato faccia decorrere il preavviso dal primo, ovvero dal giorno 15 del mese: se il ritiro è avvenuto il 2 maggio (data di effettiva conoscenza della volontà del datore da parte del dipendente), gli effetti decorrono dal 15. In ogni caso, è molto importante ricordarsi che l’impugnazione del licenziamento deve avvenire, a pena di decadenza, in forma scritta, entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione del recesso inviata dal datore di lavoro. Per evitare qualsiasi obiezione in merito alla data di spedizione, di ricezione al domicilio e di effettiva conoscenza del contenuto della missiva, se questa è la sua intenzione, consigliamo al lettore di impugnare il licenziamento – eventualmente con l’assistenza del sindacato o di un legale – entro 60 giorni dal 28 aprile, contando tale periodo a partire dal 29 aprile.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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