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IL RIPARTO DELL'EREDITÀ TRA IL MARITO E I FIGLI

La domanda

Io e mia moglie (in comunione di beni) eravamo titolari di due appartamenti (cointestati al 50%: una prima casa più una seconda data in comodato d'uso gratuito a nostra figlia), dei due rispettivi mutui e di un c/c cointestato per pagare gli stessi mutui. Inoltre, mia moglie aveva un c/c personale dove incassave la pensione. Il denaro in liquidità, buoni fruttiferi e un libretto facevano capo solo a lei. Ora che mia moglie è venuta a mancare, come viene divisa l'eredità del conto corrente tra me ed i miei due figli, considerando anche la comunione dei beni?

Innanzitutto, si ricorda che il regime patrimoniale familiare della defunta non ha rilievo sulle quote attribuite agli eredi.Nel caso di specie, mancando disposizioni testamentarie, l'asse ereditario della defunta si devolve, in tre parti uguali, a marito, figlio e figlia. Quindi:- gli immobili cointestati spetteranno per 4/6 al coniuge superstite e per 1/6 a testa ai figli, e così il saldo del conto corrente cointestato;- il debito nascente dal mutuo (e quindi la quota di 1/2 del debito residuo) pure viene ripartito in tre parti;- quanto al conti, e in genere alle posizioni bancarie intestate solo alla defunta, occorrerà valutare diverse situazioni: se i fondi che ivi confluivano erano di pertinenza esclusiva della signora (con riferimento alla casistica portata dall'articolo 179, 1° comma, Codice civile), l'intero deposito sarà diviso in tre parti uguali (marito-figlio-figlia); se, invece, tale denaro apparteneva comunque alla comunione (seguendo le previsioni dell'articolo 177 del Codice civile), occorrerà pre-dedurre la quota del 50% spettante al marito, e suddividere tra i tre eredi il restante 50 per cento.

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