L'esperto rispondeResponsabilità

PRINCIPIO DI COMPETENZA PER PROVVIGIONI E ACCESSORI

La domanda

Il mio quesito è relativo alla contabilizzazione in bilancio delle provvigioni passive e degli altri costi accessori. A mio parere, i costi delle provvigioni passive e di tutti i costi accessori (Enasarco, Firr, fondo indennità suppletiva clientela) devono essere imputati in bilancio in base al principio di competenza e, quindi, in relazione ai ricavi di vendita dei beni oggetto del contratto di agenzia. Le cose stanno effettivamente così?

Per le provvigioni passive, in quanto calcolate sui contratti effettivamente conclusi, si seguirà il principio di competenza e, quindi, esse saranno contabilizzate nell’esercizio di conclusione del contratto stesso, a meno che i relativi ricavi non vengano rilevati nell’esercizio successivo, nel qual caso - in base al principio di correlazione tra costi e ricavi, richiamato dall’articolo 109 del Tuir - le provvigioni passive verranno rilevate civilisticamente e diverranno fiscalmente deducibili nell’esercizio successivo a quello di conclusione del contratto. Lo stesso discorso vale per i costi accessori (contributi e indennità), i quali andranno contabilizzati in base alle provvigioni maturate e, quindi, seguiranno civilisticamente e fiscalmente le provvigioni stesse.

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