L'esperto rispondeResponsabilità

AMMINISTRATORE: I COMPENSI RISULTANO DAL VERBALE

La domanda

Nell'assemblea annuale, quando si delibera il rinnovo dall'incarico all'amministratore, questi, nel redigere il verbale indica la seguente formula «come da votazione allegata, la maggioranza rinnova il mandato al signor ... con compensi e rimborsi spese come da distinta allegata all'originale del presente verbale ai sensi della legge 220/2012, articolo 1129 del Codice civile». Tale distinta non viene allegata ad ogni copia del verbale inviato qualche settimana dopo ai condomini, ma resta allegata all'originale che rimane quindi presso l'amministrazione. All'atto della delibera per il rinnovo, i condomini non sono pertanto in grado di conoscere l'entità degli emolumenti. L'amministratore afferma che «gli emolumenti sono sempre gli stessi dell'anno precedente e che i condomini che desiderano conoscere quelle spese possono sempre richiedere tale distinta». Contrariamente a quanto afferma l'amministratore mi sembra che ci sia volazione dell'articolo 1129 del Codice civile.

A norma dell’articolo 1129, quattordicesimo comma, del Codice civile, “l'amministratore, all'atto dell'accettazione della nomina e del suo rinnovo, deve specificare analiticamente, a pena di nullità dalla nomina stessa, l'importo dovuto a titolo di compenso per l'attività svolta”.Alla stregua di tale disposizione, il comportamento dell’amministratore ci sembra ineccepibile, sia perché – in sede di rinnovo del mandato – egli nel verbale assembleare ha provveduto a confermare il precedente compenso della sua attività, sia perché egli è amministratore della collettività condominiale e non dei singoli condomini, che possono comunque richiedergli copia del verbale.

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