IL DIRITTO DI ABITAZIONE SU UN SOLO APPARTAMENTO
La riserva del diritto di abitazione, compreso l’uso dei mobili, riguarda la casa adibita a residenza familiare al momento della morte del coniuge, di proprietà comune o del defunto; la Cassazione a Sezioni unite (sentenza 4847/2013) ha chiarito che tali diritti sono attribuiti anche nel caso di successione legittima (in mancanza di testamento) in aggiunta alla quota di eredità spettante al coniuge. Ha infatti ritenuto che la ricerca di un nuovo alloggio per il coniuge superstite potrebbe essere ritenuto fonte di un grave danno psicologico e morale per la stabilità delle abitudini di vita della persona.Con riferimento alla situazione descritta, sembra difficile poter invocare la norma in questione sotto un duplice profilo: la figlia potrebbe sostenere che essendo due appartamenti distinti, il diritto di abitazione fosse limitato all'alloggio occupato dai genitori; o comunque che la madre vi abbia poi in parte rinunciato consentendole l’uso del piano terra.L’intero bene in ogni caso è soggetto alle norme sulla comunione ereditaria, anche con riferimento alle spese.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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