L'esperto rispondeResponsabilità

NON SONO AMMESSE DELEGHE IMPLICITE

La domanda

Un hotel ha ceduto in multiproprietà a centinaia di condòmini le relative quote, mentre una società capogruppo detiene il 20% della proprietà stessa. Nel regolamento condominiale è stata posta una clausola in base alla quale, in caso di mancata partecipazione o di delega esplicita di qualsiasi condomino all'assemblea annuale, un solo partecipante, anche non condomino, cosiddetto "primo delegato", riceve implicitamente tutte le deleghe non assegnate. Nel corso di ogni assemblea, di fatto questo primo delegato possiede sempre oltre 700 voti su 1000.Esistono limiti al numero di deleghe? È corretta la regola che attribuisce i "poteri" descritti a questo primo delegato?

L'articolo 67 delle disposizioni di attuazione del Codice civile, nella versione in vigore dal 18 giugno 2013, cioè da quando è diventata operativa la riforma del consominio, dispone che la delega dev'essere scritta e che, se i condòmini sono più di 20, il delegato non può rappresentare più di un quinto dei condòmini e del valore proporzionale (ossia, dei millesimi). Priva di effetti, dunque, risulta qualunque delega non sottoscritta dal delegante o eccedente i limiti di legge. Il sistema della delega implicita - per la verità, poco chiaro - non pare compatibile nemmeno con il diritto previgente, perché pare fondare il potere di rappresentanza su una inammissibile finzione di delega, piuttosto che su una delega implicita.

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