L'esperto rispondeResponsabilità

NORMALITÀ DA RISTABILIRE CON UNA REVOCA GIUDIZIALE

La domanda

L’assemblea ordinaria del 2015, da fare entro il 31 gennaio 2016, per regolamento condominiale, non si é ancora svolta, mentre quelle degli anni 2012, 2013 e 2014 sono state accorpate in una sola, che si è tenuta in data 28 luglio 2015. In quel caso, l'assemblea è stata condotta e verbalizzata dall'amministratore, senza rendere conto di che cosa stesse scrivendo, senza accogliere e riportare in verbale proteste e richieste di quasi metà dei presenti, arrivando perfino a rifiutare la verifica da ricevuta delle spese. Fino a mia contestazione, l'amministratore stesso non ha constatato che nel frattempo era venuto meno il numero legale. In seguito non ha ritirato due mie raccomandate con avviso di ricevimento, di contestazione e di rifiuto dei pagamenti, emettendo anche un decreto ingiuntivo nei miei confronti.Quali sono le modalità in base alle quali si può riportare a normalità la gestione condominiale?

Sulla base delle informazioni comunicate si può affermare che, a norma dell’articolo 1137 del Codice civile, a seguito dell’assemblea tenutasi il 28 luglio 2015, vi erano i presupposti per poter impugnare le relative deliberazioni. Se ciò non è stato fatto, l’amministratore di condominio, sulla base di un consuntivo e di un preventivo “regolarmente” approvati (in quanto non impugnati), ha emesso il decreto ingiuntivo nei confronti del lettore.Pertanto, al fine di riportare alla normalità la gestione condominiale, sarebbe opportuno chiedere una revoca, anche giudiziale, dell'amministratore di condominio, in base all’articolo 1129 del Codice civile.

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