UNA NEGOZIAZIONE ASSISTITA PER RIDEFINIRE L'ASSEGNO
Le disposizioni economiche, compreso l’assegno di mantenimento in favore del coniuge separato, possono sempre essere riviste in relazione alla mutate condizioni; l’articolo 156 del Codice civile parla di giustificati motivi sopravvenuti. Le accresciute esigenze dei figli valgono di solito per un aumento del loro mantenimento, non tanto per diminuire l’assegno al coniuge.In astratto, la situazione descritta può portare a una ridistribuzione delle risorse disponibili, ma la discrezionalità del giudice è molto ampia e deve tener conto degli altri principi relativi al mantenimento nella fase di separazione. In particolare, sarebbe rilevante l’accordo dei genitori sulle scelte di studio dei figli e la loro sostenibilità economica in relazione alle capacità dell’intero nucleo. In particolare, non sembrerebbe conforme ai principi generali aumentare di tanto e di propria iniziativa gli esborsi per i figli a discapito della contribuzione a favore del coniuge che non abbia (non possa avere) redditi propri e adeguati. Ovviamente, in caso di accordo, i genitori potrebbero fare un ricorso congiunto o una negoziazione assistita per stabilire il nuovo assegno. Qualora, il lettore ritenesse di chiedere il divorzio, la questione potrebbe essere posta in quella sede, evitando così un procedimento specifico.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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