L'esperto rispondeResponsabilità

UN TESTAMENTO OLOGRAFO A FAVORE DEL CONVIVENTE

La domanda

Convivo con la mia compagna (non abbiamo figli) e siamo nello stesso stato di famiglia. Abbiamo il 50% ciascuno della casa in cui viviamo. In questa situazione, se uno dei due mancasse, la sua metà della casa andrebbe in successione ai propri eredi (io ho una sorella, la mia compagna solo la madre). Vi chiedo se esiste un modo per permetterci di destinare al compagno superstite la propria metà di casa, in assenza di matrimonio. Può bastare un testamento olografo nel quale si indica che la metà casa deve andare al compagno? Le nuove norme sulle convivenze prevedono qualcosa in merito?

La soluzione più semplice e lineare è la redazione di un testamento olografo, in forza del quale viene destinata la quota pari al 50% dell'immobile al convivente superstite; è sufficiente che il testamento sia scritto di pugno del testatore, datato e sottoscritto.La recente legge 76/2016 riconosce al convivente superstite il diritto di continuare ad abitare, per un periodo non inferiore a due anni e non superiore a cinque anni, nella casa di comune residenza appartenente al convivente deceduto, e consente ai conviventi di disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita comune, ma è il testamento lo strumento da utilizzare per disporre dei propri beni dopo la morte.

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