Civile

Abuso della qualità di magistrato senza spendita esplicita della funzione

a cura della redazione PlusPlus24 Diritto

Magistrati – Disciplinare – Abuso della qualità di magistrato – Art. 3, comma 1, lett. a, Dlgs n. 109 del 2006 – Irrilevanza della spendita esplicita del funzione di magistrato
L'illecito disciplinare del magistrato di cui all'art. 3, comma 1, lett. a. dlgs n. 109 del 2006 sussiste sol che il magistrato al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni strumentalizzi la sua qualità per conseguire ingiusti vantaggi per sé o per altri non essendo necessaria la spendita esplicita della sua qualità di magistrato quando questa è nota al suo interlocutore in quanto rileva maggiormente l'approfittamento della stessa qualità per conseguire ingiusti vantaggi.
• Corte di cassazione, sezioni unite, sentenza del 28 maggio 2020, n. 10086

Magistrati - Disciplina - Illecito disciplinare ex art. 3, lett. a), d.lgs. n. 109 del 2006 - Abuso della qualità di magistrato - Realizzazione effettuata implicitamente - Configurabilità - Condizioni.
In tema di responsabilità disciplinare dei magistrati, in relazione all'illecito disciplinare di cui all'art. 3, lett. a), del d.lgs. n. 109 del 2006, l'abuso della qualità di magistrato, al fine di ottenere un trattamento di miglior favore per sé o per altri, può anche essere effettuato implicitamente quando la conoscenza della qualità stessa si inserisce in un contesto che concorre ad evidenziare una pressione psicologica sulla controparte o che comunque è idoneo ad incidere sulle determinazioni della stessa sino al punto di indurla ad addivenire ad un dato rapporto contrattuale.
• Corte di Cassazione, Sezioni Unite, Sentenza, 16 dicembre 2019, n. 33089

Magistratura - Illeciti disciplinari - Uso della qualità di magistrato al fine di conseguire vantaggi ingiusti per sé o per altri - Interpretazione ampia comprensiva dei trattamenti di miglior favore
L'ingiusto vantaggio che rappresenta uno degli elementi costitutivi dell'illecito previsto dall'art. 3, comma 1, lett. a) D.Lgs. n. 109/2006, relativo all'uso della qualità di magistrato al fine di conseguire vantaggi ingiusti per sé o per altri, deve essere interpretato in forma particolarmente ampia così da includere non solo quello contra ius, ma anche il vantaggio consistente nell'ottenimento di un trattamento di miglior favore per sé o per altri (Fattispecie relativa a pressioni esercitate dal magistrato volte a ottenere la sospensione dell'esecutività di una cartella esattoriale).
• Corte di Cassazione, Sezioni Unite, Sentenza 18 marzo 2019, n. 7622

Magistratura - Illeciti disciplinari – Abuso della qualità di magistrato al fine di conseguire vantaggi ingiusti per sé o per altri
L'abuso della semplice qualità come richiesto dall'articolo 3, lettera a), decreto legislativo n. 109 e non già delle funzioni o dei poteri, del magistrato è ricavato, nel caso di specie, anche da una pressione psicologica, esercitata su altri soggetti (nelle specie allieve borsiste), in cui la qualità di magistrati rivestita dagli autori giocava un ruolo importante, sia in se stessa, sia in quanto associata alla prospettazione della commissione di illeciti.
• Corte di cassazione, Sezioni unite, sentenza 27 luglio 2018, n. 20028

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