Lavoro

Da licenziare il medico che maltratta i pazienti senza fornire le giustificazioni

Giampaolo Piagnerelli

L'aiuto medico che maltratti una paziente è passibile di licenziamento. Lo precisa la Cassazione con la decisione n. 19408/20.

Con sentenza del 19 giugno 2018 la Corte d'appello di Salerno ha confermato la decisione del Tribunale di Nocera inferiore e rigettava la domanda proposta da un soggetto nei confronti di una clinica presso la quale operava come medico con qualifica di aiuto, avente a oggetto la declaratoria di illegittimità di licenziamento intimatogli per maltrattamenti nei confronti di una paziente.

La Cassazione ha rigettato il ricorso del medico in quanto non ha fornito a sua discolpa i documenti che dimostrassero la correttezza e la buona fede nell'operato, ha respinto inoltre altri motivi di appello che recano una mera confutazione della valutazione del materiale istruttorio operato dalla Corte territoriale senza addurre specifiche censure alle argomentazioni addotte a sostegno del pronunciamento.

Conclusioni - Si tratta dunque di censure inconferenti rispetto a una valutazione intesa a valorizzare e ritenere sufficiente ai fini dell'impossibilità della prosecuzione del lavoro, la gravità della degenerazione che ha segnato il rapporto con la degente.

Corte di cassazione - Sezione lavoro - Sentenza 17 dicembre 2020 n. 19408

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