Comunitario e Internazionale

Alla Cgue la riduzione di aggi e compensi degli operatori del gioco con apparecchi da intrattenimento

«E' rimessa alla Corte di Giustizia Ue la questione se sia compatibile con l'esercizio della libertà di stabilimento garantita dall'art. 49 del TFUE e con l'esercizio della libera prestazione di servizi garantita dall'art. 56 TFUE l'introduzione di una normativa quale quella contenuta nell'art 1, comma 649, l. n. 190 del 2014, la quale riduca aggi e compensi solo nei confronti di una limitata e specifica categoria di operatori, ovvero solo nei confronti degli operatori del gioco con apparecchi da intrattenimento, e non nei confronti di tutti gli operatori del settore del gioco; se sia compatibile con il principio di diritto europeo della tutela del legittimo affidamento l'introduzione di una normativa quale quella sopra citata, contenuta all'art 1, comma 649, l. n. 190 del 2014, la quale per sole ragioni economiche ha ridotto nel corso della durata della stessa il compenso pattuito in una convenzione di concessione stipulata tra una società ed un'amministrazione dello Stato Italiano». Lo ha deciso la quarta sezione del Consiglio di Stato che ha emanato una serie di ordinanze 31 agosto 2020, la numero 5299, 5301, 5303, 5304, 5305, 5306 e 5307.

Consiglio di Stato – Sezione IV – Ordinanza 31 gennaio 2020 n. 5299

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