Penale

Rivelazione di segreti industriali per chi utilizza il know how della vecchia azienda in altra nuova

Giampaolo Piagnerelli

Rivelazione di segreti industriali per i meccanici che, prima lavoravano presso una grande azienda e che successivamente creando una srl, si sono messi in concorrenza con la vecchia impresa costruendo prodotti con caratteristiche simili. Questo il principio espresso dalla Cassazione penale con la sentenza n. 16975/20.

I fatti - Quattro prestatori operavano per un'importante azienda che si occupava di costruire e di commercializzare apparecchiature meccaniche, elettroniche per il serraggio, il cui mercato era costituito da importanti case automobilistiche italiane ed estere quali Fiat, Mercedes, Audi, Ferrari e Ducati. La società era riuscita a raggiungere livelli tecnologici davvero importanti realizzando un prodotto molto sofisticato denominato "Torque supervisor", finalizzato alla gestione dei fissaggi. Successivamente parte dei lavoratori hanno abbandonato la società costituendone altra analoga che produceva macchinari molto simili a quelli fatti in precedenza. Ricorda la Cassazione come nel caso concreto ricorra la concorrenza sleale, infatti, secondo la ricostruzione dei giudici di merito, l'oggetto specifico della violazione, nel caso di specie, non ha riguardato l'appropriazione di software, ma il complesso delle informazioni ulteriori e successivamente acquisite dalla ex società di appartenenza, che ha portato alla elaborazione di know how originale altamente sofisticato.

Conclusioni - Peraltro è bene ricordare come già la Corte d'appello avesse riscontrato sia il danno patrimoniale, sia quello non patrimoniale, consistito nel danno all'immagine imprenditoriale patito dalla parte civile per essere stata screditata dai propri collaboratori ponendo sul mercato un prodotto alternativo a quello della società presso cui avevano lavorato fino a pochi mesi prima i quattro ricorrenti.

Corte di cassazione- Sezione V penale - Sentenza 4 giugno 2020 n. 16975

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