Penale

Mae: no alla consegna basata solo sulla descrizione dei fatti contenuta sul mandato ma senza prove

di Patrizia Maciocchi

La corte d'appello non può dare il via libera alla consegna dell'imputato nell'ambito del mandato d'arresto europeo, basandosi solo sui fatti riportati nel Mae, senza l'indicazione delle fonti di prova in merito alla responsabilità nei reati contestati al soggetto richiesto. La Corte di cassazione, con la sentenza 23878, accoglie il ricorso di un cittadino sloveno contro la sentenza con la quale veniva disposta la sua consegna all'autorità giudiziaria slovacca. Una decisione presa senza chiedere allo stato richiedente di integrare la documentazione con l'ordinanza restrittiva o con la relazione. Per i giudici di legittimità la descrizione della dinamica del reato, nello specifico una rapina, non dice nulla sulla possibilità di attribuire il crimine alla persona oggetto del mandato d'arresto europeo. Per soddisfare il presupposto dei gravi indizi di colpevolezza, richiesti dalla legge, è necessario che lo stato di emissione specifichi sul mandato d'arresto tutti gli elementi di prova, che consentano di valutare la responsabilità. In assenza di questa la decisione dei giudici di merito - che non si sono attivati per colmare le carenze – viola i principi di diritto in materia.

Corte di cassazione – Sezione II – Sentenza 12 agosto 2020 n. 23878

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