Professione e Mercato

Tirocini in studio bloccati: accesso giovani a rischio

di Antonello Cherchi, Flavia Landolfi e Valeria Uva

L’emergenza sanitaria rischia di bloccare anche l’ingresso dei giovani in numerose professioni. Con lo stop alle attività in studio, il blocco dei tribunali e la chiusura di molti uffici pubblici sono a rischio i tirocini professionali.

I numeri non sono ancora definiti perché le modalità di svolgimento della pratica variano da categoria a categoria, ma se non interverranno proroghe e “salvataggi” governativi, diverse centinaia di tirocinanti rischiano di non riuscire a completare il percorso in tempo per i prossimi esami di abilitazione. E di dover quindi stare fermi un giro.

Un giro che per alcuni potrebbe equivalere a un anno: almeno questo è il rischio per quelle professioni (ad esempio i consulenti del lavoro) per le quali l’esame di Stato si svolge in sessione unica, peraltro in date ravvicinate, in genere tra la primavera e l’estate.

Al contrario invece, nessun problema sussiste per le categorie che non prevedono il tirocinio quale requisito obbligatorio per accedere all’esame di Stato: ingegneri, architetti e veterinari, solo per citarne alcune.

La situazione è in evoluzione ma molti Consigli nazionali hanno dato indicazioni operative, soprattutto sullo svolgimento pratico del tirocinio dopo il varo del Dpcm con le precauzioni per aziende, uffici e studi: sospesi ovviamente i tirocini in presenza, in alcuni casi si può andare avanti da remoto. Vediamoli nel dettaglio.

Avvocati

Laddove è possibile, l’aspirante avvocato può continuare a svolgere la pratica in modalità telematica. Le udienze sono sospese, ma ci sono pratiche che possono essere seguite anche a distanza. Il problema, però, sono proprio le udienze. Il tirocinante deve, infatti, seguirne almeno venti in ciascuno dei tre semestri in cui si articola la pratica forense. Spetta, però, all’Esecutivo decidere se ridurre o sospendere il vincolo delle udienze in questo periodo di emergenza. «Il Cnf - spiega Francesca Sorbi, consigliera nazionale forense - ha proposto al Governo di intervenire sul punto in sede di conversione del decreto legge 18».

Commercialisti

Il Consiglio nazionale ha deciso di consentire ai praticanti di continuare a svolgere il tirocinio anche da remoto. Il titolare dello studio dovrà stabilire le modalità e, alla fine del periodo di emergenza, certificare all’Ordine di appartenenza l’avvenuta pratica.

Consulenti del lavoro

Ancora nessuna indicazione dal Consiglio nazionale, impegnato in una interlocuzione con il ministero del Lavoro. Il rischio è alto: essendoci una sola data per l’esame, chi non fa in tempo a completare è tra quelli che possono perdere un intero anno.

Notai

Il Consiglio nazionale del notariato ha deciso che durante il periodo di emergenza il praticantato può essere svolto anche in modalità smart working. Sarà cura del notaio attestare, secondo le modalità prescritte dal Consiglio nazionale, l’avvenuta pratica.

Farmacisti

«Abbiamo fornito alle farmacie direttive perché sospendano i tirocini. In questo momento – spiega Andrea Mandelli, presidente della Fofi (Federazione degli Ordini dei farmacisti) – nella farmacie siamo molto sotto pressione e non possiamo seguire in modo appropriato i tirocinanti, né tutelare la loro salute. Su un’eventuale sanatoria riferita al periodo dell’emergenza, non possiamo decidere noi».

Psicologi

Tirocini in stand by anche per gli psicologi, con alle porte il primo “round” dell’esame di Stato fissato a giugno. «So di molti praticantati fermi – dice David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine – anche se rientrando tra le professioni sanitarie in base ai decreti per l’emergenza dovrebbero continuare se ci sono le condizioni minime di protezione». Il Consiglio a oggi non ha dato indicazioni agli iscritti «perché secondo le norme vigenti sono le Università e non l’Ordine a pronunciarsi sulla sospensione dei tirocini». Gli impatti sono tutti da valutare ma il Cnop chiederà al Governo misure tampone. Con una stella polare: «Non vanno penalizzati i ragazzi che, per forza maggiore, si trovano a non poter fare il tirocinio nelle forme usuali». E con un’avvertenza: «L'esame di Stato non può e non deve essere abolito – conclude Lazzari – perché la nostra categoria non si trova nella stessa situazione emergenziale di quella dei medici».

Geometri

Proseguono da remoto i tirocini svolti negli studi, mentre quelli nei Collegi territoriali (sei mesi in modalità intensiva, contro i diciotto ordinari) sono fermi. «Abbiamo dato indicazione di attenersi a Dpcm - precisa il presidente Maurizio Savoncelli - interrompendo la formazione frontale e ricorrendo a quella a distanza». Ma per l’esame c’è tempo fino all’autunno.

Il check up dell'apprendistato

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