Professione e Mercato

Piattaforma condivisa per gli atti degli avvocati

di Francesco Nariello

Creare uno studio legale diffuso, mettendo a frutto competenze e specializzazioni nei diversi ambiti del diritto e puntando sulle tecnologie digitali per condivisione del lavoro e gestione uniforme delle pratiche. Sono le idee chiave di JurisNet, network fondato poco più di un anno fa da dieci studi legali, che ad oggi conta su 160 avvocati affiliati.

«Sempre più clienti hanno bisogno di un’assistenza integrata, sia a livello territoriale che di competenze», afferma Enrica Maria Ghia, founder e socia di maggioranza della società tra avvocati che gestisce la rete.

Qual è il modello di business?
I clienti possono arrivare attraverso gli studi fondatori, quelli affiliati oppure dal network. Il mandato viene conferito alla Sta a nome di uno dei soci, mentre il lavoro è assegnato in base a competenze e presenza sul territorio. Poi, con accordi specifici, si definiscono compensi e tempistiche di pagamento: in genere si predispone un business plan interno in cui si ripartiscono compiti e parcelle. Ci sono quote stabilite e riconosciute ai professionisti in base al loro coinvolgimento. Una percentuale resta alla rete per gestione e promozione.

Quali sono gli aspetti innovativi del progetto?
Abbiamo sviluppato una piattaforma digitale dove sono inseriti tutti i flussi di lavoro, documentazione e modelli di atti condivisi. L’obiettivo è garantire una gestione uniforme delle pratiche, a prescindere dal team che le segue: da Milano a Trapani, dallo studio grande al singolo professionista. Gli avvocati coinvolti e gli stessi clienti possono monitorare lo stato di avanzamento di un caso e interagire ,con la massima trasparenza, sia dal punto di vista operativo che economico.

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