Professione e Mercato

Camper e maxischermo, parte il tour dei legali per il digitale in piazza

di Elena Pasquini

L’avvocato esce dallo studio e si sposta in piazza: sono dieci le tappe, in altrettanti Comuni del Sud Italia, previste dall’iniziativa «Il digitale è di strada» per un gruppo di circa 15 professionisti, specializzati in diritto delle nuove tecnologie.

Il primo appuntamento è a Castellammare di Stabbia il prossimo giovedì 16 con un talk nel tardo pomeriggio dedicato a opportunità e rischi nell’uso delle nuove tecnologie. Poi inizierà il tour tra Calabria, Basilicata e Sicilia, toccando città come Matera e Catania e con una tappa su Napoli proposta dalla stessa amministrazione comunale agli organizzatori.

Complice il lockdown e un’estate privata di eventi in cartellone, un gruppo di avvocati esperti in blockchain, IoT, cybercrime, privacy, coding e intelligenza artificiale ha incontrato la disponibilità dei Comuni a inserire in agenda la loro proposta di sensibilizzare sui temi del digitale con incontri in ville comunali o in spazi vicini al mare.

«L’obiettivo è generare l’attitudine ad essere visionari – spiega Alessandro Ghiani, ideatore del progetto oltre che avvocato, startupper e scrittore -. L’idea è nata osservando le opportunità sviluppate da Paesi come Estonia, Slovenia e Malta: il digitale ha permesso di creare prodotti capaci di portare ricchezza e migliorare il tessuto sociale senza l’impianto di fabbriche. Anche nel Mezzogiorno si potrebbe sfruttare questa chance, senza capitali ingenti».

Conoscere, anche, per prevenire. «La tecnologia non va sofferta – afferma Costanza Matteuzzi – avvocata esperta di cybercrime e privacy, tra gli organizzatori – ma, come tutte le novità, deve essere conosciuta a livello di possibilità e di rischi connessi. Per questo abbiamo pensato a delle attività su piazza, alcune dedicate in modo specifico a bambini e adolescenti», senza sfociare mai nella consulenza. L’idea è di portare i temi del diritto nelle piazze e aprirsi alle sollecitazioni che arriveranno dalla platea, mescolando le competenze attraverso l’interazione con start up locali o appassionati di tecnologia.

Il progetto non poteva che nascere online. «Tra di noi non abbiamo collaborazioni professionali ma una passione in comune che ci ha fatto incontrare in altre realtà. Con alcuni non ci siamo mai visti; questa opportunità ci permette di aumentare la nostra rete e contaminarci, anche con professioni diverse», dice l’avvocata Pierina Di Stefano, in staff. Il tour prevede la presenza di un gruppo ristretto di professionisti su ciascuna piazza, in modo da limitare l’impatto sulle attività di routine: un paio di giorni fuori dallo studio per ciascuno, in un momento in cui non si è ancora arrivati a una presenza a pieno ritmo nei tribunali.

Estemporanei il progetto, la comunicazione e i finanziamenti. La ricerca di partnership ha avuto la pec come strumento di comunicazione con Comuni e associazioni sul territorio. Tanto il lavoro di coordinamento, interno ed esterno, con la mail nel ruolo di protagonista per arrivare alla delibera comunale di patrocinio dell'evento. Molto legata ai social la comunicazione, avviata sui profili degli organizzatori e amplificata grazie alla condivisione nei rispettivi network, al netto dell’inserimento nelle agende locali; si corre per aprire una pagina dedicata all’iniziativa su cui segnalare le tappe in calendario.

L’impegno per i promotori è in prima linea anche sul fronte costi, a partire dal noleggio del van e il suo allestimento come brand. «Grazie alle colleghe Adriana Augenti e Monica Gobbato abbiamo avviato un crowdfunding per far fronte ad alcune spese nemmeno un mese fa; qualche patrocinante ci ha promesso un piccolo rimborso spese e abbiamo ottenuto la media partnership di Rai Tgr», aggiunge Ghiani. Al momento sono stati raccolti 590 euro. L’ambizione è di trasformare questa prima esperienza in un format strutturato, con tempi dedicati alla ricerca di sponsor. Replicabile in tutta Italia dalla prossima estate.

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