Comunitario e Internazionale

Società: sì ad azione revocatoria dei creditori contro la scissione

di Paola Rossi

La tutela dei creditori danneggiati dalla scissione della società debitrice comprende anche la possibilità di proporre azione revocatoria dell'operazione straordinaria. La cosiddetta azione "pauliana" - secondo la sentenza pregiudiziale della Corte di giustizia, C-394/18, Igi - non è preclusa dall'esistenza degli specifici strumenti di tutela messi in campo dal Legislatore italiano nel recepire la sesta direttiva 82/891/Cee: la pubblicità, l'opposizione, la solidarietà tra scissa e beneficiarie e il risarcimento danni.

La scissione "eventualmente" revocata non è tout court nulla, ma non ha effetti nei confronti dei creditori danneggiati che possono agire in revocatoria entro il termine di prescrizione di 5 anni.

Così ieri la Corte Ue ha risposto in maniera affermativa alla richiesta di chiarimenti della Corte di appello di Napoli che si domandava se l'azione revocatoria, prevista dall'articolo 2901 del Codice civile italiano, fosse ancora spendibile dopo la previsione ad hoc sugli strumenti azionabili da parte dei creditori danneggiati dal conferimento patrimoniale verso le beneficiarie da parte della società scissa.

Corte di giustizia – Sezione II - Sentenza 30 gennaio 2020 – Causa C-394/18

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