Civile

Accertamento automatizzato: alle Entrate basta rifarsi alla dichiarazione

Nell'accertamento automatizzato l'Ufficio è in grado di formulare le proprie richieste con il semplice richiamo alla dichiarazione. Lo precisa la Cassazione con l'ordinanza n.15654/20

La sentenza - Come accertato dai giudici di merito la cartella oggetto della causa è stata emanata a titolo di liquidazione delle imposte e degli interessi dovuti sulla base della stessa dichiarazione della società contribuente e il cui pagamento era stato omesso o ritardato. A tal proposito la Corte suprema ricorda come l'Ufficio sia nella condizione di formulare le proprie richieste in forza del semplice richiamo alla dichiarazione stessa nonché agli specifici titoli afferenti le singole somme senza necessità di indicare ulteriormente i fatti costitutivi dell'obbligazione fiscale.

Il principio di diritto - Va ribadito, quindi, in conclusione il principio secondo cui "la cartella di pagamento emessa all'esito di un procedimento di controllo cosiddetto formale o automatizzato, a cui il Fisco ha potuto procedere attingendo i dati necessari direttamente dalla dichiarazione, può essere motivata con il mero richiamo a tale atto, atteso che il contribuente è già in grado di conoscere i presupposti della pretesa, anche qualora si richiedano somme maggiori di quelle risultanti dalla dichiarazione".

Corte di cassazione - Sezione VI civile - Sentenza 22 luglio 2020 n. 15654

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