L'esperto rispondeResponsabilità

LA GIUSTA CAUSA OPERA ANCHE DURANTE LA MALATTIA

La domanda

Sono stato assunto in data 30 giugno 2015, per un rapporto a termine con scadenza 31 dicembre 2015. Mi sono ammalato, e il certificato di malattia ha scadenza 31 dicembre 2015, ma l’azienda mi ha licenziato il 30 novembre, sostenendo che si trattava di licenziamento per giusta causa. Ma il licenziamento durante la malattia è legittimo? E, considerando che dal licenziamento alla scadenza del contratto di lavoro vi è un periodo di 30 giorni, in caso di riscontro positivo da parte del giudice, il mio reintegro sarebbe comunque non fattibile, in quanto sicuramente avverrebbe dopo la data del 31 dicembre? Recupererei, quindi, eventualmente solo l’ultima mensilità?

Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto a tempo determinato qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto (cosiddetta giusta causa).La giusta causa, in particolare, sussiste in presenza di condotte gravissime del lavoratore (o del datore di lavoro), che compromettono in maniera definitiva il rapporto fiduciario con il datore di lavoro (o il lavoratore).Per tale ragione, l’ordinamento prevede la possibilità, per il datore di lavoro, di licenziare il lavoratore per giusta causa anche durante la malattia.Nell’ambito di un contratto a termine, con l’eventuale accertamento giudiziale della illegittimità del licenziamento per giusta causa intimato, il lavoratore potrebbe chiedere la condanna del datore di lavoro al pagamento delle retribuzioni non percepite dal giorno del licenziamento al termine temporale previsto nel contratto di lavoro, salvo il caso dell’impugnazione del termine.

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