L'esperto rispondeResponsabilità

L'ANTICIPO DEL TFR PER L'ACQUISTO DELLA CASA

La domanda

Sono dipendente di una ditta privata; ho richiesto l'anticipo del Tfr per l'acquisto della prima casa; ho un'anzianità di più di 8 anni. La ditta ha risposto che la società non può in alcun modo evadere eventuali richieste di anticipazione di Tfr «a motivo della recente operazione di acquisizione delle quote, comportante una notevole esposizione economico finanziaria ed atteso che sono in corso pagamenti di Tfr per dipendenti che si sono dimessi all'indomani di detta operazione, con rilevante anzianità e pertanto importo di Tfr». I dipendenti di cui si parla sono 2 e si sono licenziati volontariamente. Pertanto non si tratta di anticipo di Tfr, ma di trattamento di fine rapporto. Non ci sono richieste di Tfr di altri dipendenti. Può l'azienda rifiutarsi di concedermi il Tfr?

L’articolo 2102 del Ccivile dispone che il lavoratore, con almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, può chiedere, in costanza di rapporto di lavoro, una anticipazione non superiore al 70% sul trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta. Le richieste sono soddisfatte annualmente entro i limiti del 10% degli aventi titolo, di cui sopra, e comunque del 4% del numero totale dei dipendenti. La richiesta deve essere giustificata dalla necessità di:a) eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche;b) acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile.Poiché la motivazione addotta dal datore di lavoro non pare corretta, consigliamo di valutare, eventualmente con l’assistenza di un sindacalista di fiducia, le azioni da intraprendere, eventualmente concordando il pagamento della quota spettante in forma rateale, ovvero all’inizio del prossimo anno.

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