L'esperto rispondeResponsabilità

MATERNITÀ OBBLIGATORIA: IL CALCOLO DALLA NASCITA

La domanda

Per una dipendente in maternità, la data prevista del parto era 31 dicembre 1995, mentre il parto è avvenuto effettivamente il 12 dicembre. In base alla data di previsione del parto, la maternità obbligatoria ha coperto il periodo che va dal 1° novembre 2015 al 31 marzo 2016. Poiché, poi, la dipendente svolge sul lavoro mansioni pericolose e faticose, la Dtl (Direzione territoriale del lavoro) ha esteso la maternità a sette mesi dopo il parto. A questo punto, la maternità obbligatoria doveve cessare quando il bambino ha compiuto sette mesi (nel caso indicato, il 12 luglio 2016) oppure i sette mesi decorrevano dalla data di previsione del parto (con cessazione del periodo il 31 luglio)?

L’articolo 6 del Dlgs 151 del 20 marzo 2001 estende le misure per la tutela della sicurezza e della salute delle lavoratrici madri per tutto il periodo di gravidanza, e fino a sette mesi di età del figlio.Nei casi in cui i servizi ispettivi del ministero del Lavoro accertino che le condizioni di lavoro o ambientali sono pregiudizievoli alla salute della donna, il successivo articolo 7, comma 6, del medesimo Dlgs prevede che, quando la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni, i medesimi servizi ispettivi del ministero, competenti per territorio, possono disporre l’interdizione dal lavoro fino a sette mesi di età del figlio.Pertanto, dalle informazioni ricavabili dal quesito sembra ragionevole ritenere che la maternità obbligatoria sia terminata quando il bambino ha compiuto sette mesi, ossia in data 12 luglio 2016.

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