L'esperto rispondeResponsabilità

PULIZIE, TETTO DEI 209MILA € CALCOLATO IN BASE A STIME

La domanda

Il mio quesito riguarda la corretta modalità di determinazione della soglia annua di 209mila euro, fissata per i servizi di pulizia degli immobili.Secondo una prima ipotesi, si deve procedere durante l’anno, man mano che i singoli contratti di pulizia dell’ente giungono a scadenza, in maniera autonoma fino al raggiungimento della soglia di 209mila euro; al suo raggiungimento, decorre l’obbligo, per i successivi contratti dell’anno, di aderire alla convenzione esistente sul mercato elettronico.Una seconda ipotesi è quella che l’ente effettui una ricognizione di tutti i contratti di pulizia degli immobili dell’ente in scadenza nell’anno e che, indipendentemente dalle singole scadenze contrattuali, se l’importo complessivo a base d’asta supera la soglia dei 209mila euro su base annua, tutti gli affidamenti dell’anno dovranno essere effettuati aderendo alla convenzione esistente sul mercato elettronico.Qual è il parere del'esperto?

Va innanzitutto precisato che la soglia di 209mila euro, fissata dall’articolo 36 del Codice dei contratti pubblici (Dlgs 50/2016), è in funzione del valore del singolo contratto da porre in essere e, quindi, non ha alcun relazione con la durata del contratto stesso, né con l’anno di riferimento. Ne consegue che, per quanto riguarda i servizi di pulizia degli immobili, se, nel corso dell’esercizio finanziario, si stima che nel loro complesso superino il limite di soglia, occorre aderire alla convenzione esistente sul mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa). Si tenga presente, infine, che la suddivisione dei servizi in questione in diversi singoli contratti potrebbe essere interpretata come un artificioso frazionamento, vietato dal Codice citato, segnatamente dagli articoli 30 e 51.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©